LA FLUIDITÀ DELL’ACQUA

“Ogni volta che entriamo in sano e diretto contatto con la Natura ci ripuliamo; chi si è sporcato attraverso un ‘troppo di civiltà’ ha pressante ed urgente bisogno di camminare in un bosco, o fare un bagno nel mare; è così, e solo così, che le cose possono rimettersi a posto”. Queste poche ma incisive e profondissime, nonché attualissime, parole di Carl Gustav Jung non fanno altro che darmi il pretesto per invitarvi per un tuffo, se non nel mare, quantomeno nel bosco appenninico bolognese dell’Alta Val Dardagna, in fase di risveglio primaverile dopo la sonnolenza invernale. Nell’esplorare questo fazzoletto di terra montanara, sarà nostra fedele e sonora compagna di cammino l’acqua limpida e pura del torrente Dardagna che, gorgheggiando e saltellando di masso in masso e di pozza in pozza, ci permetterà di osservarne una delle sue principali caratteristiche: l’essere fluida e liquida nel trovare, sempre e comunque, il percorso più breve e veloce per scendere sempre più verso il basso, aggirando con scioltezza ostacoli come tronchi, rami, foglie, pietre e rocce, fino a raggiungere il suo lontano destino di mare (Adriatico, in questo preciso caso). Ecco, anche noi possiamo essere acqua, anzi, a ben pensarci, siamo fatti in gran parte proprio di questo composto chimico formato da due molecole di idrogeno e una di ossigeno: e se la fluidità è carattere distintivo e riconoscibile dell’acqua, perché non dovrebbe essere così anche per noi esseri umani? Celebriamo allora quella fluida scintilla sacra, presente in ogni nostra cellula acquatica, in ogni nostro respiro così come nelle cellule e nei respiri di tutte le forme di vita e ricordiamo (ovvero, riportiamo-al-cuore) il nostro seme divino ancestrale che alberga nel nostro DNA “naturale”: lasciamo(ci) scorrere come fluida acqua, perchè acqua noi siamo.

 

“Ma guardate l’idrogeno tacere nel mare/ guardate l’ossigeno al suo fianco dormire/soltanto una legge che io riesco a capire/ha potuto sposarli senza farli scoppiare/soltanto la legge che io riesco a capire”.

– Fabrizio De Andrè, “Un chimico” –

 

Ritrovo: ore 9:30 a Poggiolforato (Lizzano in Belvedere, Bologna) presso il parcheggio al termine dell’unica strada asfaltata che attraversa il borgo.

Termine: previsto per le ore 16:30 circa con ritorno allo stesso parcheggio.

Difficoltà: E

Lunghezza: 11 km

Dislivello: 440 m

Cammino effettivo: 5 ore.

Note: percorso ad anello, portare pranzo al sacco, acqua o bevanda/tisana calda o fredda a seconda delle esigenze personali, macchina fotografica, telo per stendersi per terra, eventuali bastoncini telescopici, binocolo.

Attività gratuita, promossa dall’Ente Parchi Emilia Orientale.

Informazioni e prenotazione (obbligatoria): Marco – 349 1655717; escursionismo@coopmadreselva.it

Data

30 Apr 2023
Expired!

Ora

9:30 - 16:30

Luogo

Poggiolforato
Categoria
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