Serata indiana

Sabato 16 settembre il Rifugio Segavecchia saluta l’estate con una serata indiana.

h16 Laboratorio di danza indiana folk contemporanea Kalbelia del Rajasthan, livello base (con una introduzione antropologica sulla storia e cultura della “jati” (sotto-casta) dei kalbelia, conosciuti come incantatori di serpenti e zingari del  deserto del Rajasthan).                     

La danza Kalbelia si struttura in improvvisazioni di gruppo e assoli ed è spesso danzata in cerchio. Grande cura sarà dedicata alla bellezza della gestualità, alla sinuosità, al controllo del movimento e all’espressione dei moti dell’animo con momenti di improvvisazione e creazione spontanea. La danza è caratterizzata da movimenti che permettono espressione libera ma strutturata. Giri vorticosi animano questa danza dai movimenti sinuosi che rimandano alla fluidità del serpente e che si alternano a movimenti decisi, scattanti e vibranti. Le mani segnano lo spazio con mudra, gesti guidati dal suono ipnotico di strumenti a fiato come il poonghi e l’algoza, percussioni quali il doolak e idiofoni come cimbali e cavigliere sonore. 

 

Indossare abiti comodi, pantacollant e gonne larghe è consigliato. Per chi le avesse può portare cavigliere sonore.

offerta libera consapevole minimo 10€

“La mia esperienza di studio antropologico e coreutico è iniziata vent’anni fa approcciandomi con passione alla danza mediorientale egiziana che si è arricchita nel tempo con altri stili di danze studiate quali quelle berbere, afghane, gitane (Turchia e Ungheria principalmente), elementi di tribal fusion (ATS) e di danze indiane classiche (Odissi, Bharata Natyam) e folk. Nel 2014-2015 e nel 2019 ho intrapreso una ricerca di campo etnografica in India, vivendo tra i kalbelia di Pushkar e Jodhpur, dai quali ho potuto apprendere la loro danza detta appunto Kalbelia.” Monica Murgia

19h cena indiana a buffet con tanto di butter chicken, dahl di lenticchie, pane naan e altre delizie preparate da noi con amore

15€ bevande escluse

21h concerto-spettacolo di danza e musica indiana con il collettivo I Rajasthrani

Dal 2018 nasce il gruppo “I Rajasthrani”, un eclettico ed effervescente trio dell’Appennino Bolognese che vuole indagare e trasmettere la cultura musicale e coreutica indiana, arricchita dallo studio di tradizioni “altre” e nostrane, cercando di distogliere lo sguardo da un approccio “esoticizzante” delle culture. I componenti sono MONICA MURGIA (danza), SIMONE MULAZZANI (fiati indiani), VALENTINA GROSSI (idiofoni, percussioni indiane).                     

Monica Murgia, insegnante di danza, danzatrice di danza mediorientale dal 2003 e di danza indiana folk e contemporanea dal 2014; antropologa culturale di formazione accademica, laureata all’Università di Bologna nel 2016 con una tesi dal titolo: ”Da incantatori di serpenti a danzatori. Trasformazioni coreutiche tra i kalbelia del Rajasthan”. Tra il 2014 e il 2019 intraprende un viaggio di ricerca antropologica in India, vivendo tra i kalbelia del Rajasthan, convogliando così l’etnografia allo studio dei saperi artistici locali quali la danza Kalbelia. Vive tra le montagne dell’Appennino Bolognese e Cagliari, dove insegna danza indiana e mediorientale. Come ricercatrice indipendente, scrive articoli etnografici sulle pratiche coreutiche e sulle storie di vita delle danzatrici in India, organizzando seminari teorici-pratici. Studiosa di filosofia orientale e comparata; psicologia del profondo. Attualmente si dedica ad un progetto sulle tradizioni delle maschere del carnevale sardo a Mamoiada e l’artigianato.

Simone Mulazzani, libero ricercatore, antropologo con uno sguardo che passa attraverso l’etnomusicologia, l’etnobotanica, musico ed artigiano che si interessa ad una esplorazione del suono, dove attraverso la pratica, l’indagine e la costruzione di strumenti antichi e tradizionali, pastorali e primitivi ne cerca l’origine, insieme all’interesse per le musiche antiche, popolari, extraeuropee e all’improvvisazione. Lo studio del flauto Bansuri utilizzato sia nell’ambito della musica classica e popolare Hindustani è anche veicolo per esplorare l’aspetto della dimensione terapeutica della musica e del paesaggio sonoro, fonda il movimento AntroPoetico ove si indaga il rapporto uomo-natura e la LandArt, sviluppato nel progetto art’olistico ArS RuRaliS assieme a 

Valentina Grossi, artista poliedrica, artigiana, musicista e danzatrice, laureata in scenografia all’Accademia delle Belle Arti di Bologna, svolge attività nell’ambito del restauro ligneo. La sua ricerca è incentrata sulla rivelazione del microcosmo, il particolare che svela la sublime bellezza del paesaggio interiore ed esteriore. Si dedica al disegno botanico e scolpisce pietra e legno.

E per chi vuole svegliarsi in mezzo al bosco la domenica e prendere uno dei bei sentieri che partono dal rifugio, camminando o ballando, 🛏️ abbiamo posto in camerata (sacco a pelo obbligatorio).   

🏡Presso il Rifugio Segavecchia

📍Località Segavecchia 40042 Lizzano in Belvedere (BO)  

☎️Info e Prenotazione 347 6531 850  

Data

16 Set 2023
Expired!

Ora

16:00

Luogo

Pianaccio - Segavecchia
Categoria
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